Il Polesine - Alluvioni

Alluvioni

Il Polesine è stato soggetto a numerose alluvioni; le principali furono:
17 ottobre 589: la "rotta della Cucca" già ricordata, che sconvolse i corsi dell'Adige e del Mincio;
950: la "rotta del Pinzone" già ricordata, che sconvolse i corsi dell'Adige e del Tartaro;
1152: la "rotta di Ficarolo" già ricordata, che sconvolse il corso del Po;
autunno 1438: la Rotta della Malopera, una rotta dell'Adige tra Castagnaro e Badia Polesine, dovuta a cause belliche, provocò la creazione di un diversivo che si riversò nel Tartaro col nome di canale Castagnaro; le acque del Tartaro si schiarirono al punto che, da Trecenta in poi, fu chiamato canal Bianco; il diversivo causò la progressiva perdita di portata del corso principale dell'Adige che si trasformò nell'attuale Adigetto, mentre un altro ramo più settentrionale divenne il nuovo corso principale.
17 settembre 1882: una rotta dell'Adige inondò il territorio fino al Canalbianco; 63 000 persone abbandonarono la terra ed emigrarono in Sud America, vedi Alluvione del Polesine del 17 settembre 1882;
14 novembre 1951: a seguito delle forti precipitazioni che gonfiarono il corso del Po, il Polesine venne devastato da una catastrofica alluvione che provocò 84 morti e più di 180000 senzatetto, vedi Alluvione del Polesine del 14 novembre 1951;
4 novembre 1966: una sfortunata combinazione tra una piena del Po e il vento di Scirocco impedì al fiume di scaricare in mare; questo provocò la rottura degli argini nel basso Polesine e la definitiva perdita di alcuni territori strappati al mare pochi decenni prima.