Santuario del Pilastrello

Pilastrello

 
Prima di sfogliare questa importante opera, ricordiamo brevemente l'affascinante storia della Madonna Nera.

Era il 1509 quando accadde a Lendinara un fatto prodigioso destinato a condizionare in maniera profonda la vita della popolazione.

Nella notte tra l'8 e il 9 maggio si abbatté sul territorio un violento temporale che provocò lo sradicamento di alberi e lo scoperchiamento di alcune case.
 
Nelle primissime ore del mattino un certo Matteo Brandolese percorreva la strada proveniente da Cavazzana. Arrivato in prossimità del borgo Raverese, vicino alla casa di Giovanni Borezzo, rimase estasiato da un bagliore proveniente dalla statua di una Madonna, che era stata strappata dalla bufera da una nicchia posta sulla facciata della casa dello stesso Borezzo. La statuetta era stata portata dalle raffiche di vento sopra una siepe, dove rimase per molti giorni, divenendo per il suo splendore meta di curiosi e fedeli.

L'avvocato Lorenzo Malmignati, venuto a conoscenza dell'insolito fatto, decise di costruire a proprie spese un capitello per collocarvi la statuetta.

Nel 1576 Ludovico Borezzo, discendente di Giovanni, decise di restaurare l'ormai fatiscente capitello della Madonna. Per impastare la calce venne attinta acqua da una fonte vicina, ma essa da chiara e limpida diveniva di color sangue.

L'accaduto produsse grande impressione. Correvano tempi difficili per il Polesine. Lo straordinario fenomeno si ripeté al termine di una processione propiziatoria per le vie cittadine. Ad esso fecero corona altri fatti miracolosi connessi all'acqua sgorgante dalla fonte...(omissis) (tratto da: LENDINARA Itinerari storico-artistici - maggio 1996 - Biblioteca comunale)