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Santuario del Pilastrello - IL PRIMO ALTARE DELLA NAVATA SINISTRA
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Sopra l'altare, opera del Sartorelli (1802), due state in marmo di Carrara, il cui esecutore non è conosciuto, fiancheggiano la pala d'altare e raffigurano rispettivamente S. Domenico e S. Gaetano. La tela venne collocata nel 1795 a sostituzione di un'opera del lendinarese Mosca. Fu don Giacomo Baccari ad acquistarla per il centenario dell'incoronazione della Vergine del Pilastrello, insieme ad altri dipinti. L'opera rappresenta S. Francesco visitato da un angelo, tradizionalmente attribuita al grande pittore veneziano Giovanbattista Piazzetta e solo recentemente riferita al suo allievo e stretto collaboratore Giuseppe Angeli (Venezia 1712 - 1798).
In essa è raffigurato «S. Francesco a braccia aperte e con lo sguardo estasiato, nel momento di ricevere le stimmate dall'angelo, che gli tocca con una mano il petto. Entrambi sono colpiti dalla chiara luce divina, mentre S. Elia, in basso a destra, si profila emergendo come uno spettro dal fondo scuro; al centro il crocifisso e il teschio» (Bagatin - Pizzamano - Rigobello, 1992, pag. 276).
Il S. Francesco lendinarese si discosta dalla tradizionale raffigurazione che presenta il santo in estasi sostenuto da un angelo. I toni cromatici impiegati sono molto cupi, con la sola eccezione dell'angelo, dalle ali dispiegate luminosissime, e dal volto del santo illuminato dalla luce divina.
In essa è raffigurato «S. Francesco a braccia aperte e con lo sguardo estasiato, nel momento di ricevere le stimmate dall'angelo, che gli tocca con una mano il petto. Entrambi sono colpiti dalla chiara luce divina, mentre S. Elia, in basso a destra, si profila emergendo come uno spettro dal fondo scuro; al centro il crocifisso e il teschio» (Bagatin - Pizzamano - Rigobello, 1992, pag. 276).
Il S. Francesco lendinarese si discosta dalla tradizionale raffigurazione che presenta il santo in estasi sostenuto da un angelo. I toni cromatici impiegati sono molto cupi, con la sola eccezione dell'angelo, dalle ali dispiegate luminosissime, e dal volto del santo illuminato dalla luce divina.